COACH SERGIO DEL BIANCO LASCIA LA NAZIONALE SENIOR

11 Giugno 2017
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Con i Giochi dei Piccoli Stati di San Marino si è chiuso per la Nazionale Senior il ciclo che ha visto in panchina, dal 2008, coach Sergio Del Bianco, che da oggi lascia dunque l’incarico.
Nato a La Hestre, Belgio, il 21 gennaio del ’71, Sergio arriva a San Marino 16enne nel 1987.
«Di basket sapevo pochissimo e quando andavo a giocare a Fonte Dell’Ovo, prima che venisse costruita la palestra, mi portavo dietro il pallone da calcio. Lì però giocavano tutti a basket, così ho smesso di tirare da solo contro il muro e mi sono avvicinato alla pallacanestro, giocando con i più piccoli perché i grandi non mi volevano (ride, ndr.)».
Poco alla volta arrivano i primi affiancamenti nelle squadre giovanili a coach Luca Liberti e a coach Daniele Valentini e, successivamente, l’abilitazione.
«Dopo il corso da allenatore a Rimini ho cominciato col minibasket; nel 2005 sono arrivato sulla panchina del Basket 2000 in Promozione e dalla stagione 2007/2008 sette campionati con la Pall.Titano in Serie C».
Nel 2008, dopo l’esperienza come vice di coach Liberti, gli viene affidata la panchina della Nazionale Senior con cui esordisce ai Campionati Europei Division C in Scozia e con cui conquista due quarti posti, San Marino 2012 e Gibilterra 2014, e lo straordinario bronzo in Moldova della scorsa estate.
«Sportivamente parlando il risultato del 2016 ha rappresentato uno straordinario successo ed una soddisfazione particolare, ma l’esperienza con la Nazionale mi ha regalato soprattutto grandi ricordi da un punto di vista umano e culturale. Incontrare realtà diverse e distanti dalla nostra ti costringe ad adattarti sempre a nuove situazioni e a confrontarti con altri stili di vita ed altre tradizioni. E’ un confronto che mi ha sempre incuriosito e mai spaventato, forse perché, in fondo, anche io sono stato un emigrante. Sono tanti gli episodi indimenticabili: una serata passata con i coach di Moldova e Azerbaijan, più colonnelli che allenatori, a bere vodka raccontandosi i rispettivi paesi nonostante le difficoltà linguistiche; lo scenario anomalo della dogana a Cipro che divide la parte turca da quella greca, due mondi lontanissimi; la visita al meraviglioso castello di Edimburgo, in Scozia, con tutta la squadra al mio primo Europeo. Quando eravamo in trasferta ho sempre cercato di alzarmi presto nel giorno libero per visitare i paesi che ci ospitavano. E poi rapporti con addetti ai lavori che durano da anni: c’è un giocatore danese con cui ancora mi sento per gli auguri durante le feste e del quale sono diventato amico quando siamo rimasti bloccati in un ascensore a Malta…».
Sportivamente non è stata un’esperienza facile, perché il gap con altre realtà è stato spesso incolmabile.
«Certamente ci sono state sconfitte pesanti, ma è comunque sempre stato stimolante confrontarsi con squadre più forti. E’ stata un’avventura bellissima, faccio fatica a trovare un episodio negativo. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno permesso di allenare la Nazionale, tutta la Federazione e i dirigenti, a partire da Gian Primo Giardi che è stato il primo a sostenere la mia candidatura. Poi Fabio Podeschi, Oscar Valentini e Stefano Rossini che mi hanno fatto da vice in questi anni. E’ un grande onore guidare la Nazionale del proprio paese».
Il Presidente Federale Damiano Battistini riassume così la gestione Del Bianco:
«Sono entrato in Federazione come Segretario Generale quando Sergio era assistente nelle Nazionali giovanili, quindi ho condiviso pienamente il suo cammino a partire dagli Europei U18 del 2007 in Galles ai quali ho partecipato come dirigente accompagnatore. Oltre al rapporto umano e di amicizia c’è sempre stata comunione di intenti dal punto di vista sportivo ed un confronto schietto e sincero. Sergio ha accettato di prendere in mano la Nazionale in un momento di difficoltà a livello di potenzialità, che ci ha esposto anche a sconfitte pesanti: nonostante questo ha fatto un grande lavoro con competenza ed entusiasmo. Quando abbiamo potenziato il Settore Giovanile il movimento è cresciuto e sono arrivati anche i risultati con lo straordinario bronzo dell’anno scorso. A Sergio va il più sentito ringraziamento da parte della Federazione nella speranza che, Nazionale a parte, rimanga nel nostro staff di allenatori per continuare a lavorare con il Settore Giovanile».
(foto: Simone Maria Fiorani)
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