SAN MARINO-Andorra 57-63 (13-16; 10-18; 17-12; 17-17)
Tabellino: Tentoni, Liberti 2, Macina, Giancecchi ne, Moretti 12, Cardinali 12, Ugolini ne, Raschi 10, Zanotti, Casadei 8, Barisic ne, Botteghi 13. All. Del Bianco
Nella seconda semifinale dei Campionati Europei dei Piccoli Stati di Chisinau (Moldova) San Marino affronta Andorra in una sfida sulla carta proibitiva, tanto più che nella prima semifinale l’Armenia, seconda dietro i pirenaici nel girone B, regola l’Irlanda con un certo agio.
I ragazzi di Sergio Del Bianco però sono cresciuti, a prescindere dai risultati, partita dopo partita e giocano assolutamente alla pari, tanto al primo mini-intervallo le due squadre sono separate da un solo possesso, 13-16.
Nella seconda frazione Andorra sembra poter allungare con Farfan De Los Godos e Lliteras Riere caldissimi, e chiude all’intervallo sul +11, 23-34.
Come capitato anche nelle partite di girone, San marino parte fortissimo nella terza frazione con un parziale di 9-1 e si porta a -3, 32-35.
Andorra è due giocatori, mentre San Marino è più bilanciata con Botteghi e Moretti che guidano la rimonta. A metà terzo quarto i pirenaici sono avanti di 5 lunghezze, 37-32
Un po’ alla volta Andorra prende le misure ai biancoazzurri e contiene il parziale, ma i titani vincono la frazione 17-12 e si mantengono a sole 6 lunghezze di distanza sul 40-46.
Il canestro di Liberti, l’unico nei primi 3’, a inizio quarto quarto porta i Titani a due soli possessi di distanza, 42-46, poi un canestro di Raschi vale addirittura il -2, 47-49.
La partita è equilibratissima con San Marino che prova pazientemente a rosicchiare lo svantaggio.
Andorra però tiene e a 3’ dalla fine una pesantissima tripla di Fernandez riporta i giallorossi sul +6, 49-55. Un gioco da tre punti di Cardinali riporta i biancoazzurri a contatto: 57-60 con 1’10” da giocare.
A 22” dal termine, dopo un recupero, Raschi ha la tripla del pareggio, ma la palla esce e Andorra con i liberi fissa il definitivo 57-63.
Quando ci si arriva così vicino all’impresa un po’ di rammarico è inevitabile, ma San Marino esce da questa semifinale con la consapevolezza di essere cresciuta partita dopo partita e di avere una base solida su cui progettare, obiettivo primario in vista dei Giochi dei Piccoli Stati del prossimo anno.
«La cosa più difficile sarà rimettere insieme i pezzi per la partita di domani. Ricevere i complimenti di tutti gli avversari fa ancora più male… Come sempre l’intervallo ci è servito per riprendere il filo delle idee: avevamo stabilito un piano partita e i ragazzi l’hanno eseguito alla lettera. La strada è quella giusta».
Domani dunque San Marino giocherà per il bronzo alle ore 17.15, come detto, ancora con l’Irlanda.